Os caminhos de Garibaldi na America

CONCERTO PER 7 MUSICISTI JAZZ E VOCE NARRANTE
ENZO FAVATA E LA BANDA GARIBALDINA

Si avvicina l’anniversario dell’unità d’Italia e già in agosto 2010 il Festival “Musica sulle Bocche – Jazz ed altro sulle Bocche di Bonifacio”, diretto dal musicista Enzo Favata, ha prodotto e dedicato un progetto speciale a Giuseppe Garibaldi, che riposa nell’ isola di Caprera, dove l’eroe dei due mondi ha trascorso gli ultimi 30 anni della sua vita. Il progetto prende le mosse da un libro dal titolo omonimo trovato dal sassofonista in una biblioteca di Rio de Janeiro nel 2008 durante uno dei suoi tour sudamericani. Da qui, l’idea di narrare la vita di Garibaldi in maniera inusuale, tra racconto orale e improvvisazione jazzistica, dà vita al progetto “Os caminhos de Garibaldi na America”, una produzione che vede coinvolti sette musicisti e una voce narrante.

Alfonso Santimone pianoforte
Danilo Gallo
contrabbasso
UT Gandh
i batteria
Mauro Ottolini
trombone basso tuba
Giancarlo Schiaffini
trombone
Flavio Davanzo
tromba
Enzo Favata
sassofoni clarinetto basso

Musiche di Enzo Favata e Alfonso Santimone
Arrangiamenti di Alfonso Santimone ed Enzo Favata
Testi tratti dalle Memorie di Garibaldi, scelti e adattati da Enedina Sanna

Lo spettacolo

Il racconto parte dagli ultimi giorni di Giuseppe Garibaldi a Caprera quando in lui si fanno più vividi e presenti gli anni della gioventù, in particolare quelli trascorsi nel Sudamerica a lottare contro le dittature. Anni di formazione fondamentali per il futuro “Generale”, ma anche il tempo della scoperta dell’amore, dell’amicizia e del sentimento verso la natura, di fronte al paesaggio sconfinato dell’America Latina. Gli autori delle musiche, Enzo Favata e Alfonso Santimone, hanno lavorato su diversi materiali sonori, a partire dalla rivisitazione di arie d’opera e motivi popolari dell’Ottocento, in una miscela di suoni contemporanei all’interno dei quali echeggiano i ritmi del candombe e del maracatù brasiliani ed echi della tradizione del sud Italia e delle isole.
Lo spettacolo nella sua parte musicale ha debuttato con grande successo di pubblico e di critica nel 2010 in occasione del Festival Musica sulle Bocche, il 27 agosto a Santa Teresa Gallura e il 30 agosto a La Maddalena.

La musica

La musica è una gioiosa esplosione di colori e di libertà interpretativa sugli schemi musicali e complessi dei brani composti ed arrangiati da Enzo Favata e Alfonso Santimone. Su questa organizzazione musicale si aprono le performance della band che ricordano le migliori edizioni della Liberation Orchestra, Sun Ra Orchestra, e in alcuni momenti, straordinarie evocazioni jungle ellingtoniane, evidenziando la creatività e il grande interplay dei musicisti, provenienti da diverse regioni italiane, diverse generazioni, differenti culture musicali ed esemplificando in questo senso una bella e variopinta idea dell’unità d’Italia.

L’organico

Una band originale nel suono e nell’organico, composta da alcuni dei migliori rappresentanti del jazz creativo italiano. I due tromboni di Giancarlo Schiaffini e Mauro Ottolini che alterna trombone e basso tuba. Alla tromba Flavio Davanzo, autentica rivelazione del giovane jazz italiano. Ai sassofoni sopranino, soprano, tenore e clarinetto basso Enzo Favata. Danilo Gallo contrabbasso. UT Gandhi alla batteria. Alfonso Santimone pianoforte. Un timbro generale caratterizzato da un’intensa energia propulsiva, con una leggerezza interpretativa inusuale in una fusione bandistico-free, che in alcuni momenti fa trasparire una dolcezza sorprendente.

Os Caminhos de Garibaldi na America

“Una formazione garibaldina, sì, potremo definirla così , dove la musica si muove liberamente con il piglio dei combattenti rivoluzionari, percorrendo durante lo spettacolo la storia di un mito, un’icona della libertà, Giuseppe Garibaldi, con continui flash back e percorsi, tra temi del risorgimento, antichi motivi brasiliani ritmi candombe e marce travolgenti, dove emergono autentici gioielli tematici come il tema della ballata di Anita o un bandistico finale che intona la famosa melodia tradizionale sarda della Corsicana”.(Enzo Favata)

Il racconto

L’intervento di una voce narrante, breve ma efficace tra un brano e l’altro, aiuta a far scoprire non l’eroe che tutti conoscono dai libri di storia, ma l’uomo. Oltre il combattente, si scopre il grande appassionato di musica, curioso cultore di ritmi e melodie popolari; si scopre il culto per l’amicizia e la natura, rappresentata non solo dagli oceani che solcava come abile marinaio e corsaro, ma anche dagli sconfinati paesaggi dell’America latina fino alla piccola isola di Caprera, che lo accolse sempre dopo le alterne vicende della sua vita errante e dove l’eroe dei due mondi concluse la sua vicenda terrena come semplice agricoltore. Si dice che nella casa bianca di Caprera amasse cantare, accompagnato al piano dalla figlia, con quella sua voce che, con un po’ di educazione ed esercizio, non avrebbe sfigurato nell’opera lirica. A noi non resta che immaginare il suono di questa voce, che aveva sicuramente uno strano accento italo-francese-latinoamericano e, perché no, anche un pò sardo-gallurese.

Il progetto nel 2011
Un grande spettacolo multimediale con musica, racconto e grandi proiezioni video

In occasione delle celebrazioni per l’unità d’Italia, “Os caminhos de Garibaldi na America” sarà proposto nel 2011 in una grande edizione multimediale, nella quale la musica è accompagnata da proiezioni di grandi dimensioni sugli edifici storici delle città italiane con immagini del Risorgimento.
L’idea originale consiste nello sperimentare, attraverso il progetto musicale, l’unità d’Italia nella sua quotidiana concretezza. Perciò il concerto è costruito in modo tale da poter accogliere, di volta in volta, nelle varie città i musicisti più diversi per formazione e provenienza, ma che condividono insieme al nucleo artistico di base gli ideali “garibaldini” di libertà, indipendenza, unità nella diversità. In questo modo il progetto è da intendersi come un “work in progress” che andrà via via ad arricchirsi nelle diverse tappe attraverso l’incontro con altri artisti e studiosi, dando alla fine del viaggio il senso di un’unità d’Italia in continuo divenire, multiforme e multicolore, da riconquistare giorno dopo giorno, anche grazie alla creazione artistica.